Nuovi adempimenti contabili per ETS - Prima parte

27.02.2020

Da questo mese iniziamo una serie di articoli che illustreranno i nuovi obblighi a cui dovranno sottostare tutti gli enti coinvolti dalla Riforma del Terzo Settore, i nuovi regimi contabili e fiscali, nonché gli adempimenti periodici e le responsabilità degli amministratori.

La normativa attuale, che prevede la differenza tra ricavi commerciali e istituzionali, è di semplice comprensione ed attuazione, possiamo sintetizzarla come segue:

  • le attività svolte nel rispetto dello statuto, dell'art. 148, c. 3 TUIR e nei confronti di soci e tesserati sono non commerciali;
  • le attività svolte verso terzi o che ricadono nella presunzione di commercialità indicata dall'art 148, c. 4 TUIR sono sempre commerciali.

Questa ripartizione continuerà ad applicarsi solamente agli enti esclusi dalla Riforma ossia: ASD/SSD, partiti politici, sindacati ed enti religiosi.

Come cambia quindi la questione per tutte le altre associazioni?

Iniziamo con precisare che gli incassi non commerciali vengono ora denominati "proventi", mentre le altre somme sono chiamate "ricavi". Questa nomenclatura fiscale, per quanto possa apparire banale, viene sottolineata dal Codice e dovrà entrare nel gergo corrente.

L'art. 148 c. 3 TUIR ha sempre previsto la possibilità che le associazioni incassino i c.d. "corrispettivi specifici" relativi a quote o contributi versati da soci/tesserati per la partecipazione a corsi e lezioni. I corrispettivi specifici sono una fondamentale semplificazione contabile, in quanto permettono agli enti di stabilire in via "arbitraria" quanto devono versare i fruitori dei servizi senza che l'importo sia parametrato ai costi sostenuti.

La Riforma abroga i "corrispettivi specifici" per tutti gli enti, tranne le APS ed all'art. 79 prevede che gli enti possano svolgere attività di interesse generale a titolo gratuito oppure richiedere "corrispettivi" che non superino i costi effettivi sostenuti per l'erogazione del servizio, quindi effettuando l'attività in perdita.

Nei prossimi articoli approfondiremo la questione