Decommercializzazione solo con requisiti specifici
Il 1 agosto l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la corposa Circolare 18/2018 dal titolo "Questioni fiscali di interesse per ASD/SSD"
Questa Circolare affronta in 79 pagine numerosi temi di rilevante importanza per le ASD/SSD e, nel bene o nel male, stabilisce punti fermi dai quali sarà difficile discostarsi.
Uno degli argomenti di maggior interesse sono le posizioni ribadite per quanto riguarda gli incassi decommercializzati ossia i contributi e le quote che i soci ed i tesserati versano per frequentare corsi e lezioni da voi organizzate.
I requisiti per godere della decommercializzazione ossia della totale detassazione degli incassi sono i seguenti:
- Le attività devono essere svolte dagli enti associativi tassativamente indicati (tra cui le ASD)
- I destinatari devono essere soci dell'associazione, altre associazioni che svolgono la stessa attività sportiva ed i rispettivi soci oppure anche i tesserati iscritti alla medesima FSN o EPS
- le attività devono essere effettuate in diretta attuazione degli scopi istituzionali
L'attività svolta dall'ente deve quindi rappresentare il "naturale completamento degli scopi specifici e particolari che caratterizzano l'ente", ciò significa che attività come il bagno turco o l'idromassaggio non sono considerabili attività istituzionale.
Lo stesso vale per la gestione di un bar anche rivolto ai soli soci, il quale costituisce sempre attività commerciale.
Vi è un punto positivo invece in merito alla custodia delle attrezzature sportive o degli animali utilizzati per la pratica sportiva (si pensi ad esempio ai cavalli). Viene riconosciuto che il ricovero può essere considerato come un'attività svolta in diretta attuazione degli scopi istituzionali a condizione che gli animali o le attrezzature siano effettivamente utilizzate per svolgere l'attività sportiva.